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Manovra, tornano i voucher per il lavoro occasionale: ecco come funzioneranno

Giorgia Meloni, presidente del Consiglio

Con la prima manovra del governo Meloni tornano i voucher per lavoro occasionale: come funzionano e a cosa servono.

Il governo Meloni sta iniziando a mostrare la propria volontà di cambiamento rispetto al recente passato. Con la prima legge di bilancio, la cosiddetta manovra, si inizia a comprendere più chiaramente quale vorrà essere la linea imposta dal nuovo esecutivo. Presentata nella mattinata del 23 novembre dalla presidente del Consiglio, la manovra non solo cambia in maniera radicale il reddito di cittadinanza, ma reintroduce i buoni lavoro, i cosiddetti voucher per il lavoro occasionale, almeno in alcuni settori, come l’agricoltura, il settore alberghiero e la ristorazione.

Come funzionano e a cosa servono i voucher

Stando a quanto spiegato in questa primissima fase di presentazione della legge di bilancio, i voucher avranno l’obiettivo di regolarizzare il lavoro stagionale e occasionale, accompagnati da controlli rigidi che dovranno evitare alcune delle “storture” troppo spesso viste in determinati settori. Ma come funzionano questi buoni lavoro?

Giorgia Meloni
Giorgia Meloni

Introdotti per la prima volta nel 2003 con la legge Biagi, i voucher sono un sistema di pagamento che i datori di lavoro possono utilizzare per i lavori accessori, discontinui, non regolarizzati da un normale contratto. Esenti da tasse per chi li riceve (salvo possibili cambiamenti), danno un vantaggio anche al datore di lavoro, in quanto non prevedono diritto a malattia, maternità, disoccupazione e altre forme di welfare, riducendo quindi il pagamento dei contributi da parte di un’azienda.

Modificati nel corso degli anni, i buoni lavoro hanno mantenuto sempre il principio base del loro funzionamento. Acquistabili dai datori di lavori direttamente dall’Inps, possono essere utilizzati per pagare un lavoratore non dipendente, ma autonomo occasionale. Quest’ultimo può riscattare il voucher direttamente dall’Inps, ricevendo solitamente il 75% del prezzo pagato dal proprio datore di lavoro (viene trattenuta una percentuale per le prestazioni contributive e l’assicurazione Inail).

In quali settori si potranno utilizzare i buoni lavoro

Ridotti con il decreto Dignità del primo governo Conte, i voucher tornano così prepotentemente protagonisti con la manovra Meloni, con un tetto massimo fissato a 10mila euro e un utilizzo limitato a tre settori: agricoltura, horeca (ristorazione e alberghi) e lavori domestici.

Una notizia che ha fatto esultare Confesercenti, secondo cui la reintroduzione dei buoni lavoro è una buona notizia per le piccole e medie imprese, che avranno a disposizione uno strumento più semplice per gestire i lavori occasionali. La speranza, adesso, è che però possa essere estesa anche al settore del turismo in generale, e non solo alle strutture ricettive e alla ristorazione. Vedremo se ci saranno ulteriori sviluppi nei prossimi giorni.

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ultimo aggiornamento: 23 Novembre 2022 10:00

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